A Gaza nessun luogo è sicuro: aiutiamo Medici Senza Frontiere in questi giorni drammatici.

Wounded Palestinians at the al-Shifa hospital, following Israeli airstrikes, in Gaza City, central Gaza Strip, Tuesday, Oct. 17, 2023. (AP Photo/Abed Khaled)

Un’altra catastrofe. E’ come se il mondo stesse implodendo. Guerra
chiama guerra. Certo la striscia di Gaza è luogo da tempo di conflitti e di vite spezzate. Non è una sorpresa sapere l’esistenza di Hamas, come sapere delle condizioni in cui vivono i Palestinesi in quei luoghi.
L’attacco terroristico ai giovani israeliani durante una festa, e gli orrori che
abbiamo visto e di cui siamo venuti a conoscenza hanno scioccato il mondo.

Non potevamo con la nostra Fondazione umanitaria non fare nulla.
Abbiamo scelto Medici Senza Frontiere, i soli rimasti fra le realtà organizzate adoperare in condizioni terribili.

Ci consola sapere l’esistenza di queste meravigliose realtà fatte di persone coraggiose che rischiano la loro vita e in più sono costretti a toccare con mano sofferenze atroci. Vedere e operare corpi martoriati compresi quelli di bambini innocenti non è certamente impresa facile.

Comunque la si pensi sulla questione Israele e Palestina, comunque si
interpretino le vicende storiche, nessuno di noi vorrebbe vedere persone morire così brutalmente che siano Israeliani che siano Palestinesi.  

E’ un concetto molto semplice alla base dell’essere umano. Eppure ci tocca vedere persino gli ospedali colpiti. Giusto per dare il colpo finale a chi c’è dentro. Come possiamo pensare al futuro del clima nel pianeta, all’ambiente, alla sostenibilità alimentare, se l’uomo non smette di fare la guerra.

Oggi parte la nostra raccolta fondi per dare una mano a quei medici eroi che stanno tentando disperatamente di salvare vite umane contando come sempre sulla sensibilità e fiducia dei nostri lettori e sulla consapevolezza che Medici Senza Frontiere farà di tutto per compiere miracoli all’inferno.

GUERRA A GAZA

Raccolta fondi per sostenere Medici Senza Frontiere

La Fondazione Il Fatto Quotidiano in queste ore drammatiche sostiene Medici Senza Frontiere. La raccolta fondi ha l’obiettivo di portare cure ai feriti e reperire forniture mediche a chi sta operando in condizioni estreme per salvare vite umane.

VAI ALL'INIZIATIVA

Le donazioni sono gestite in modo trasparente e sicuro grazie alla collaborazione con Tinaba, piattaforma fintech aperta a tutti i sistemi di pagamento, caratterizzata da una grande semplicità d’uso.

Un partner tecnologico e strategico che non prevede alcun costo di gestione, né commissioni. Con Tinaba, ogni euro donato è un euro che arriva per intero al destinatario della raccolta.

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Il nostro impegno con la CRI-Susa per i migranti al confine

di Cinzia Monteverdi

Oggi, i migranti che transitano per la Val di Susa sono soprattutto famiglie in arrivo dalla rotta balcanica. Ci sono bambini, neonati e donne incinte, tutti esposti, senza mezzi adeguati, alle rigide temperature del luogo.

“Fermiamo il naufragio di civiltà”; “Finisca il rimbalzo di responsabilità”; “Paura e cinico disinteresse uccidono. È tragico che in Europa qualcuno la consideri una questione che non lo riguardi”; “Chiusure e nazionalismi portano a conseguenze disastrose”. Sono anche parole come queste, quelle di un grande uomo che si chiama Francesco, il nostro Papa, esempio di cristianità sia per i laici sia per i cattolici, a spingerci con la Fondazione del Fatto Quotidiano ad affrontare un nuovo progetto.

Siamo stati contattati dalla Croce Rossa Italiana di Val Susa perché la aiutassimo ad assistere i migranti. Dal 2017 la Valle di Susa, naturale corridoio di collegamento tra l’Italia e la Francia, vede il transito di migliaia di persone migranti che tentano di valicare le Alpi in cerca di un futuro migliore; provengono dalla rotta mediterranea o dalla via dei Balcani. Nel compiere questo viaggio si espongono a grandi rischi, specie nel periodo invernale: rischiano di morire di stenti e di freddo.

Il lavoro dei volontari della Croce Rossa Italiana è fondamentale. Hanno l’obiettivo di proteggere i migranti fornendo ogni giorno e ogni notte aiuto materiale (con coperte termiche e bevande calde), informazioni, possibilità di un ricovero notturno o di un intervento in caso di emergenza. Spesso si ritrovano ad assistere intere famiglie con bambini piccoli. E anche in questo caso – come per gli altri progetti che ha in corso la Fondazione, e per i quali in poco tempo abbiamo raggiunto i risultati sperati – vogliamo sottolineare il lavoro meraviglioso dei volontari. Che anche in Valle di Susa ogni giorno, ventiquattr’ore su ventiquattro, assistono persone nel tratto più difficile del loro percorso verso una vita migliore.

L’articolo completo è su ilfattoquotidiano.it

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Si parte: a maggio verrà inaugurato il campetto da calcio Emilia Laudati di Secondigliano

Il campetto di calcio Emilia Laudati nel quartiere Secondigliano di Napoli

Grazie all’aiuto di tanti di voi, lo scorso anno abbiamo chiuso la raccolta fondi “Un calcio a Gomorra: riapriamo il campetto Emilia Laudati a Secondigliano.
Voi lettori e donatori siete stati i protagonisti attivi: avete reso possibile il concretizzarsi di questo nostro progetto umanitario. Con la Fondazione il Fatto Quotidiano, insieme all’Associazione Sportiva Dilettantistica Secondigliano (ASD), ci siamo impegnati a raccogliere fondi per riaprire il campetto da calcio Emilia Laudati nel quartiere Secondigliano di Napoli. Un campetto abbandonato nel mezzo del Rione dei Fiori, tristemente noto come “Terzo Mondo”, fino a qualche anno fa la piazza di spaccio a cielo aperto più grande d’Europa. 

Il nostro sogno era quello di permettere ai ragazzi e alle loro famiglie – in un contesto difficile, a due passi dall’ex fortino del clan Di Lauro – di riappropriarsi di uno spazio, in un quartiere difficile, lì dove non esiste nemmeno un luogo sicuro dove fare sport e sottoscrivendo un “patto di cittadinanza”. 

Abbiamo raccolto quasi 50.000 euro. E abbiamo dovuto superare moltissimi ostacoli, burocratici e non. Ma non abbiamo mollato. E, nonostante il tempo trascorso, l’entusiasmo non ci ha mai abbandonati.

Ora siamo felici di comunicarvi che i lavori per la realizzazione del campo da calcio sono ufficialmente iniziati lunedì 22 aprile: prima verranno fissate le recinzioni metalliche, successivamente sarà messa in posa l’erba artificiale e le porte.

Ce l’abbiamo fatta: entro la metà di maggio il campetto da calcio verrà inaugurato. 

All’interno della scuola calcio dell’ASD Secondigliano, i ragazzi avranno l’opportunità di partecipare a due allenamenti settimanali, seguiti da attività laboratoriali organizzate in collaborazione con le scuole e le parrocchie locali.

Insieme, abbiamo offerto ai giovani di Secondigliano una speranza e un futuro migliori. Speriamo che questa esperienza possa essere presa a  modello in futuro per lanciare altre iniziative simili, che possano contribuire alla creazione di alternative alla spirale della criminalità sul territorio.

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Race for the cure, a maggio la 25esima edizione per la lotta ai tumori al seno

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“Venticinque anni fa non potevamo immaginare che saremmo arrivati a conquistare il sostegno e la fiducia di così tante associazioni, delle stesse istituzioni e di tanti cittadini: nessuno immaginava che dopo un quarto di secolo saremmo stati onorati dalla presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella“, racconta emozionato Riccardo Masetti, fondatore di Komen Italia, presentando la nuova edizione della Race for the cure, la più grande manifestazione – in Italia e nel mondo – per la lotta ai tumori del seno. Una quattro giorni che inizierà il 9 maggio a Roma e culminerà nella corsa in rosa di domenica 12 maggio, a cui darà il via proprio Mattarella, e che oltre alla tradizionale passeggiata di 2 km e alla corsa di 5 km aperta a tutti comprenderà per la prima volta un percorso di 10 km riservato agli atleti competitivi. Per quei giorni il Circo Massimo diventerà la casa della prevenzione e della promozione della salute, e verranno offerti gratuitamente esami strumentali per la diagnosi precoce e consulenze specialistiche, in collaborazione con la Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCS e con l’Ospedale Isola Tiberina-Gemelli Isola. Grazie all’ausilio delle Unità Mobili della Carovana della Prevenzione (Programma Nazionale Itinerante di Promozione della Salute Femminile) – sostenute anche dalla Fondazione Il Fatto Quotidiano, che ha lanciato una raccolta fondi per raggiungere tre città in Piemonte, Lazio e Calabria e donare giornate di esami e visite gratuite (dona qui) – è inoltre previsto un percorso dedicato a donne in condizioni di fragilità socioeconomica. Perché, come sottolineato dall’Assessore ai Grandi Eventi, Sport, Turismo e Moda di Roma Alessandro Onorato: “La prevenzione non può e non deve essere un privilegio per pochi, dev’essere un diritto per tutti”.

Nei 170 stand e negli spazi dedicati sarà possibile partecipare gratuitamente ad attività di sport, fitness, sana alimentazione, benessere psicologico, intrattenimento, mostre e conferenze sui temi della salute e della prevenzione. “Il 25mo anniversario della Race for the Cure rappresenta un traguardo significativo nel campo della tutela della salute femminile. Quest’anno avremo più spazio, più unità mobili per offrire percorsi dedicati alle donne, tutto grazie alla generosità di coloro che fanno donazioni e collaborano”, racconta la Prof.ssa Daniela Terribile, presidente di Komen Italia. “Una cordata di beneficenza per tutte le donne, soprattutto quelle con maggiori difficoltà sociali o economiche, le cui necessità e bisogni richiedono sempre più un’attenzione concreta: un sommerso spesso proveniente dalle comunità emergenti, che grazie a eventi come questo possono inoltre scoprire le modalità per avere accesso ai servizi sanitari”.

Per tutta la durata della manifestazione sarà attiva anche una postazione regionale che permette di iscriversi ai programmi di screening per il tumore del seno, del colon e del collo dell’utero: “L’incidenza è stata abbattuta proprio grazie all’introduzione dei test diagnostici, come il PAP test che consente di identificare alterazioni cellulari in epoca precoce, prima della loro evoluzione in carcinoma invasivo”, spiega Terribile. La mortalità nei paesi occidentali è progressivamente diminuita negli ultimi 25 anni e i tassi di cura sono oggi piuttosto elevati (nel caso del tumore al seno, si raggiunge oltre il 90% di guarigioni quando la malattia viene scoperta in fase iniziale). Oltre agli stand medici e sportivi, sarà disponibile anche uno sportello legale: “Spesso non si considerano i problemi pratici a cui va incontro una donna che ha vissuto l’esperienza del tumore”, spiega Concita De Gregorio, ambasciatrice in rosa dell’associazione. “Per questo è importante il tema del diritto all’oblio: eliminerebbe le discriminazioni sociali alle quali sono sottoposte molte persone che hanno avuto un tumore”.
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Sosteniamo City Angels: obiettivo raggiunto! Grazie ai donatori

La Fondazione Il Fatto Quotidiano ha affiancato City Angels con una raccolta fondi per distribuire pasti caldi a Milano presso la casa di accoglienza Elio Fiorucci, raggiungendo l’obiettivo e arrivando alla cifra di € 15.535

Con la tua donazione siamo riusciti, in brevissimo tempo, a raggiungere l’obiettivo che ci eravamo prefissati. Ogni contributo è stato fondamentale per il risultato tempestivo e per la chiusura della raccolta dei fondi necessari all’acquisto di pasti caldi per i senza tetto e gli invisibili della metropoli milanese.

Il presidente e Fondatore di City Angels Mario Furlan: “Grazie di cuore alla Community del Fatto Quotidiano in una settimana avete raccolto 15.000 euro, fondamentali per dare da mangiare ai 50 senza tetto che ospitiamo nella nostra casa di accoglienza”.

Non possiamo che unirci anche noi ai ringraziamenti ai nostri donatori.
Grazie dalla Fondazione il Fatto Quotidiano!

 

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Sosteniamo City Angels: contribuiamo all’acquisto di pasti caldi per i senza fissa dimora

Sosteniamo City Angels nell’aiuto agli invisibili

Nascosti tra le ombre dei grattacieli, tra i vicoli bui e le strade trafficate, esiste un raggio di speranza, una luce che illumina le notti oscure delle città. Questi sono i City Angels, guardiani invisibili delle metropoli moderne, devoti alla missione di portare conforto, sicurezza e sostegno a coloro che si trovano in situazioni di difficoltà.

I City Angels sono una rete di volontari, individui ordinari mossi da un eccezionale spirito di altruismo e compassione. Non indossano mantelli o ali, ma portano con sé un cuore generoso e un impegno incrollabile verso il benessere della comunità. Non c’è compenso né gloria per il loro lavoro; la loro ricompensa è la gratitudine negli occhi di coloro che aiutano.

Le attività dei City Angels sono molteplici e variegate, adattandosi alle esigenze mutevoli delle 20 città italiane e 2 svizzere in cui operano ogni giorno. Possono essere trovati in punti strategici delle metropoli, pronti ad offrire assistenza a chiunque ne abbia bisogno. Dai senza tetto in cerca di un pasto caldo e un rifugio temporaneo, agli adolescenti dispersi nelle notti selvagge delle città, ai anziani soli che hanno bisogno di una mano amica, i City Angels sono sempre presenti, pronti a tendere una mano.

La loro azione non si limita al soccorso immediato: i City Angels si impegnano anche nella prevenzione, lavorando per contrastare le cause profonde della disperazione e della marginalizzazione. Organizzano campagne di sensibilizzazione, offrono supporto alle vittime di violenza e abuso, e collaborano con le autorità locali per promuovere politiche sociali più inclusive ed equilibrate.

Al cuore dei valori dei City Angels ci sono la solidarietà, la compassione e il rispetto per la dignità umana. Credono che ogni individuo abbia il diritto di vivere una vita dignitosa e debba essere trattato con gentilezza e rispetto, indipendentemente dalla propria situazione o condizione sociale.

In un mondo spesso dominato dall’egoismo e dall’indifferenza, i City Angels sono una testimonianza vivente del potere trasformativo dell’amore e della generosità, dimostrando che anche nel caos delle città moderne, l’umanità e la solidarietà possono ancora fiorire. Sono i custodi della speranza, i guardiani delle anime perdute, i cosiddetti invisibili, e il loro impegno giornaliero ci fa guardare verso un futuro più compassionevole e inclusivo per tutti.

Fondazione Il Fatto Quotidiano affianca City Angels per la raccolta di fondi per i pasti caldi da distribuire a Milano presso la casa di accoglienza Elio Fiorucci.

Sosteniamo City Angels nell’aiuto agli invisibili

Contribuiamo all’acquisto di pasti caldi per i senza fissa dimora

La Fondazione Il Fatto Quotidiano affianca City Angels per la raccolta di fondi per i pasti caldi.

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WISHOPe: iniziativa conclusa. Grazie ai donatori!

Questa iniziativa si è conclusa ed è stata un successo grazie a tutti i nostri sostenitori. Il primo e-shop dove si puo’ fare un vero regalo direttamente a chi ne ha bisogno ha avuto numeri straordinari ma soprattutto ha donato un sorriso a persone meno fortunate.

46.825 € il valore dei regali acquistati

1.429 i sostenitori che hanno scelto di fare un regalo su WISHOPe

1.873 le persone in difficoltà che abbiamo aiutato

Guarda il video ed emozionati insieme a noi

 

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La Fondazione Il Fatto Quotidiano incontra Medici senza frontiere

A più di un mese dalla chiusura della raccolta fondi per sostenere Medici Senza Frontiere lanciata dalla nostra Fondazione (che ci ha permesso di destinare a cure urgenti una cifra considerevole, pari a 153.343,68 euro), vogliamo raccontarvi com’è la situazione oggi a Gaza e come sono stati impegnati i fondi raccolti

E’ stata scelta la giornata del 12 dicembre in quanto Giornata Mondiale della Copertura Sanitaria Universale e mai come ora, con la situazione ancora aperta della guerra israelo-palestinese, il problema della copertura sanitaria e dell’emergenza conseguente ai conflitti è in primo piano.

Ti invitiamo, quindi, a vedere l’incontro del 12 Dicembre per conoscere da vicino l’intervento e l’impegno di Medici Senza Frontiere che continua ad operare per salvare vite umane in condizioni drammatiche. 

Saluti iniziali di Cinzia Monteverdi (Presidente Fondazione Il Fatto Quotidiano)

Intervengono:

Elda Baggio (vice presidente di Medici Senza Frontiere Italia)

Gad Lerner (giornalista e saggista)

Maddalena Oliva (vicedirettrice de il Fatto Quotidiano)

Le vostre donazioni restano essenziali per assicurare garze, antibiotici, anestetici, kit per la chirurgia, medicinali e tutto ciò che serve ai medici e agli infermieri che si trovano in prima linea negli ospedali di Gaza.

Se vuoi, puoi ancora donare qui: www.msf.it/fondazionefq 

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Fai un regalo oggi e cambia il domani di qualcun altro

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Dall’unione delle forze di tecnologia, aziende, fondazioni e primarie organizzazioni, nasce WISHOPe la piattaforma per donare un regalo di Natale ai più fragili.

Tinaba e la Fondazione il Fatto Quotidiano, in collaborazione con la Croce Rossa Italiana – Comitato di Milano, Pane Quotidiano, City Angels, Portofranco e diverse aziende leader nella distribuzione di beni di consumo – Migross, Ydeo, Bitre, Beat2020 – sono orgogliosi di annunciare il lancio di una iniziativa di raccolta fondi natalizia unica nel suo genere.

WISHOPe è il primo e-shop per donare un regalo di Natale direttamente ai più fragili.

Invece di donazioni in denaro, il progetto consente a chiunque di fare un regalo di Natale direttamente alle persone in difficoltà. Grazie alla generosa collaborazione delle aziende partner, che forniranno i prodotti a prezzo di fabbrica, sarà possibile donare un giocattolo a un bimbo, uno zaino ad un ragazzo, un pacco alimentare ad una famiglia, una coperta e indumenti caldi a un senza tetto, personalizzandolo con un proprio messaggio di auguri. In questo modo i donatori potranno far arrivare ai destinatari un dono fisico facendoli così sentire parte della propria famiglia.

Croce Rossa Milano, Portofranco, Pane Quotidiano e City Angels, conosciute per il loro impegno costante nei confronti dei più fragili, hanno dato la loro disponibilità a coordinare tramite le loro organizzazioni e volontari la distribuzione dei regali direttamente ai destinatari. L’iniziativa interesserà alcune principali città e tutto il territorio nazionale.

“Fare un regalo vero a persone in difficoltà tramite un e-shop dedicato alla solidarietà senza costi o commissioni implicite, con il contributo di così tante aziende, organizzazioni e persone è un modo nuovo e fantastico di rafforzare il legame tra la comunità e coloro che si trovano in una situazione di bisogno” ha dichiarato Matteo Arpe, Presidente di Tinaba.

“Ogni regalo donato attraverso questa iniziativa rappresenta un gesto di amore e speranza per chi affronta difficoltà durante le festività” dice Cinzia Monteverdi, Presidente della Fondazione il Fatto Quotidiano.

L’e-shop è disponibile dal 24 Novembre per gli acquisti sul sito: https://wishope.tinaba.it

Gli acquirenti dei doni potranno scegliere a chi fare il proprio regalo di Natale e il messaggio di auguri optando tra i principali sistemi di pagamento in uso. Tutti i sostenitori riceveranno una testimonianza diretta della consegna dei regali, oltre a un badge di partecipazione all’iniziativa.

 

 

 

Le donazioni sono gestite in modo trasparente e sicuro grazie alla collaborazione con Tinaba, piattaforma fintech aperta a tutti i sistemi di pagamento, caratterizzata da una grande semplicità d’uso.

Un partner tecnologico e strategico che non prevede alcun costo di gestione, né commissioni. Con Tinaba, ogni euro donato è un euro che arriva per intero al destinatario della raccolta.

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A Gaza nessun luogo è sicuro: obbiettivo raggiunto! Grazie ai donatori.

La guerra continua, la situazione oggi a Gaza è catastrofica. Gli ospedali e le cliniche che funzionano sono sopraffatti. Non potevamo con la nostra Fondazione umanitaria non fare nulla.

La nostra raccolta fondi per dare una mano a quei medici che stanno tentando disperatamente di salvare vite umane ha raggiunto una cifra considerevole pari a 153.343,68 euro.

La sensibilità e l’attenzione della nostra comunità ancora una volta si sono dimostrate una certezza in questi giorni drammatici. La vostra generosità è un sostegno prezioso per Medici Senza Frontiere, i soli rimasti fra le realtà organizzate a operare in condizioni terribili.

“Le vostre donazioni si trasformeranno in garze, antibiotici, anestetici, kit per la chirurgia, medicinali e tutto ciò che serve ai medici e agli infermieri che si trovano in prima linea negli ospedali di Gaza. Il vostro sostegno ci aiuterà a mandare una nuova squadra di personale medico in sostituzione di chi da troppi giorni si trova a fronteggiare le emergenze nel territorio di guerra. Ci avete riempito di donazioni e di affetto, lo sapevamo ma sperimentarlo direttamente quando c’è un bisogno così alto è tutt’altra cosa, ci riempie di gioia.
Grazie a tutti i lettori e lettrici della comunità del Fatto Quotidiano”

LAURA PERROTTA
(Direttrice raccolta fondi Medici Senza Frontiere)

La Fondazione il Fatto Quotidiano ha scelto di affiancare Medici Senza Frontiere, i soli rimasti fra le realtà organizzate a operare in condizioni terribili. Ci consola sapere dell’esistenza di queste meravigliose realtà fatte di persone coraggiose che rischiano la loro vita e in più sono costrette a toccare con mano sofferenze atroci. Vedere e operare corpi martoriati, compresi quelli di bambini innocenti, non è certamente impresa facile. 

Grazie ancora per il vostro sostegno.

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Due lettori del Fatto han donato 2.500 libri per ragazzi

I coniugi di Pinerolo Manlio Leggieri e Andreina Baj hanno donato 2.500 libri per i ragazzi di Secondigliano. “Volevamo far qualcosa per promuovere la cultura e valorizzare la nostra collezione di libri, ci siamo rivolti alla Fondazione del Fatto, giornale al quale siamo abbonati per trovare a chi destinare una parte”.

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A luglio ricevo una telefonata. Dall’altra parte del cellulare, in vivavoce, ci sono marito e moglie da Pinerolo, in provincia di Torino. Sono due lettori del Fatto, grazie al quale, negli ultimi anni, hanno conosciuto le attività che io e altri volontari portiamo avanti a Secondigliano e, per questo, vogliono donarci 2.500 libri per ragazzi. La gratitudine è enorme, ma la sorpresa no: non è la prima volta che i lettori di questo giornale dimostrano grande generosità nei confronti dei giovani del nostro quartiere. Dal signor Gigino, che dalla provincia di Salerno ha coinvolto i nostri ragazzi in un torneo di calcio con le giovanili di squadre professionistiche, ai tantissimi lettori che hanno sostenuto economicamente, attraverso la raccolta fondi della Fondazione FQ, la riqualificazione di un campetto pubblico in quello che un tempo era il fortino del clan Di Lauro. Senza dimenticare il proprietario della Vuolo Group, azienda che si occupa di carpenterie metalliche e che si è offerta di riqualificare la struttura del campetto, senza un euro in cambio. La notizia che qualcuno dall’altra parte d’Italia decida di donare metà della propria biblioteca a noi (l’altra metà è andata a una struttura pubblica emiliana colpita dall’alluvione) mi riempie d’orgoglio e dimostra che alcuni giornali – sempre meno, purtroppo – hanno ancora una funzione sociale che restituisce quel senso di collettività che pare essersi smarrito sotto una coltre di scemenze. È per questo che, con grande gioia e riconoscenza, ci tengo a ringraziare il Fatto e i suoi lettori, per aver segnato una svolta incredibile nella nostra piccola comunità. Da quando la vicedirettrice Maddalena Oliva ha raccontato della nostra realtà per FQ Millennium nel 2021, abbiamo visto arrivare a Secondigliano le istituzioni che qui non avevano mai messo piede, se non con indosso una divisa, e abbiamo potuto realizzare eventi e progetti come quello della riqualificazione del campo da calcio che mai, in 10 anni di attività, avremmo potuto anche pensare. Ora che l’inaugurazione del campo è prevista tra circa un mese, vorrei che i sostenitori e i lettori del Fatto lo visitassero. Sarà un testimone tangibile del potere della collaborazione nella creazione di un mondo migliore. In un momento in cui la cronaca ci restituisce solo la gioventù violenta napoletana, questa è una notizia straordinaria da condividere.

Vincenzo Strino, presidente LARSEC e ASD-Secondigliano

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Come un fiore: le campagne screening possono salvare la vita

Ersilia Sabatelli, 62 anni, campana della provincia di Avellino, deve la vita a uno screening. È la figlia Stefania Iovino a ripercorrere le tappe, da quando il 22 luglio di quest’anno gli accertamenti di routine (una mammografia e una ecografia, poi seguite da una biopsia effettuata al Policlinico Gemelli di Roma) non hanno rilevato un nodulo di due centimetri: un carcinoma. “Mia nonna e la mia bisnonna materne sono morte a causa di un tumore all’utero – spiega Stefania -. C’è una familiarità che da anni ci porta entrambe, sia io sia mia madre, a partecipare a campagne di prevenzione contro i carcinomi femminili. Il medico che ha eseguito i primi esami si è accorto subito che qualcosa non andava, che quel nodulo, difficilmente rilevabile con la palpazione, era sospetto. Fortunatamente l’abbiamo preso in tempo e non è un tumore molto aggressivo. Mia madre è una donna molto forte. Per me e per mio padre è stato uno choc, lei invece sta affrontando tutto con grande coraggio. Mi dice: andiamo avanti, non vedo l’ora di ricominciare a vivere”.

All’inizio non le sembrava vero, non credeva che a lei potesse succedere. Simona Orlandi Posti, 51 anni, romana, collaboratrice di un europarlamentare, ha scoperto di avere un carcinoma al seno nel 2019, durante una delle “Giornate della Prevenzione” organizzate da Komen Italia, l’organizzazione non profit in prima linea nella lotta ai tumori del seno fondata in Italia nel 2000 dal prof. Riccardo Masetti, Direttore dell’Unità Operativa Complessa di Chirurgia Senologica e del Centro di Senologia del Policlinico Gemelli di Roma. Simona è una di quelle 56mila donne che ogni anno in Italia ricevono quella diagnosi. È salita su una delle “Carovane della Prevenzione”, a Roma, e si è ritrovata a fare mammografia, ecografia al seno… quasi per caso. Non pensava di poter rischiare di avere un cancro. E, invece, il sospetto di quel medico sul camper “in rosa” le viene confermato pochi giorni dopo dalla biopsia. “Il tumore aveva già aggredito un linfonodo – ricorda Simona – ma tutta la ‘macchina’ si è attivata subito: mi hanno operata per asportarlo, e poi ho dovuto sottopormi a quattro cicli di chemioterapia. Quella campagna di prevenzione mi ha salvato la vita: con solo tre o quattro mesi ‘di ritardo’ il carcinoma sarebbe stato scoperto a uno stadio troppo avanzato… I medici mi hanno aiutata ad affrontare la malattia passo dopo passo. Oggi mi sottopongo a controlli ogni tre mesi e sarà così per i prossimi due anni. Dopo, per altri cinque anni, basteranno una volta ogni dodici mesi”.

di Natascia Ronchetti

Continua la lettura su FQ Extra

 

SE NON HAI ANCORA DONATO, FALLO ORA!

    Raccolta fondi per la Carovana della Prevenzione

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Come un fiore: supportiamo la diagnosi precoce del tumore al seno

Unità mobili della “Carovana della Prevenzione”

Nel mondo, il tumore del seno è la neoplasia più diagnosticata tra le donne, con oltre 1,6 milioni di casi ogni anno. In Europa si contano 464.000 nuovi casi ogni anno. In Italia si registrano annualmente oltre 56.000 nuovi casi.

La mortalità nei paesi occidentali è progressivamente diminuita negli ultimi 25 anni e i tassi di cura sono oggi piuttosto elevati (oltre il 90% di guarigioni quando la malattia viene scoperta in fase iniziale). Ma il tumore del seno resta comunque la principale causa di morte per cancro della popolazione femminile mondiale e si stima che entro il 2025, nel mondo, quasi 6 milioni di donne moriranno per questa malattia.

La prevenzione, nelle sue varie declinazioni, è uno strumento molto efficace che ogni donna può usare per proteggere la propria salute. Con riferimento ai tumori del seno, la prevenzione aiuta infatti a rendere meno severo l’impatto sociale e sanitario di questa malattia.

Abbiamo aperto la nostra festa annuale del Fatto Quotidiano 2023 con la proiezione di un cortometraggio di Benedicta Boccoli sul tema intitolato “Come un fiore” (guarda il video), per sensibilizzare su questa terribile malattia che ancora oggi colpisce tante donne e per cui il concetto di prevenzione è davvero la svolta che può salvare una vita.

Per questo motivo abbiamo deciso di supportare con questa iniziativa Komen , organizzazione in prima linea nella lotta ai tumori del seno su tutto il territorio nazionale con una raccolta fondi per raggiungere con le Unità mobili della “Carovana della Prevenzione” tre città italiane in: Piemonte, Lazio e Calabria.

La Carovana della Prevenzione è il Programma Nazionale Itinerante di Promozione della Salute Femminile di Komen Italia che offre ad un pubblico sempre più ampio attività gratuite di sensibilizzazione e prevenzione delle principali patologie oncologiche di genere.
In particolare, la Carovana della Prevenzione si rivolge a donne che vivono in condizioni di disagio sociale ed economico e che per questo dedicano meno attenzione alla propria salute.
La Carovana della Prevenzione ha svolto oltre 700 “Giornate di Promozione della Salute Femminile” in 17 regioni italiane, offrendo oltre 50.000 prestazioni mediche gratuite in luoghi e realtà dove la prevenzione arriva con molta più difficoltà.
Le Unità Mobili operano con personale sanitario specializzato della Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli e volontari di Komen Italia, anche affiancati da enti locali, istituzioni cliniche territoriali e associazioni non profit che collaborano al progetto.
In particolare la Fondazione Il Fatto Quotidiano, consentirà ad alcune delle sei Unità Mobili della Carovana della Prevenzione di raggiungere nuove città al nord, al centro e al sud d’Italia per offrire in modo totalmente gratuito tutti gli esami di diagnostica senologica clinica e strumentale per la diagnosi precoce dei tumori del seno.

La prevenzione è la migliore cura che ci possa essere!

 

Borsa 1: Carovana della Prevenzione in Piemonte

Obiettivo: effettuare visite gratuite in Piemonte

La Fondazione supporta Komen Italia mandando in Piemonte la Carovana della prevenzione per visite gratuite di diagnosi precoce di tumore al seno.

 

DONA UN CONTRIBUTO
Borsa 2: Carovana della prevenzione nel Lazio

Obiettivo: effettuare visite gratuite nel Lazio

La Fondazione supporta Komen Italia mandando nel Lazio la Carovana della prevenzione per visite gratuite di diagnosi precoce di tumore al seno.

DONA UN CONTRIBUTO
Borsa 3: Carovana della prevenzione in Calabria

Obiettivo: effettuare visite gratuite in Calabria

La Fondazione supporta Komen Italia mandando in Calabria la Carovana della prevenzione per visite gratuite di diagnosi precoce di tumore al seno.

DONA UN CONTRIBUTO

Le donazioni sono gestite in modo trasparente e sicuro grazie alla collaborazione con Tinaba, piattaforma fintech aperta a tutti i sistemi di pagamento, caratterizzata da una grande semplicità d’uso.

Un partner tecnologico e strategico che non prevede alcun costo di gestione, né commissioni. Con Tinaba, ogni euro donato è un euro che arriva per intero al destinatario della raccolta.

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Un calcio a Gomorra: obiettivo raggiunto! Grazie ai donatori

Ha raggiunto il suo obiettivo la raccolta fondi portata avanti in questi mesi dalla nostra Fondazione insieme all’Associazione Sportiva Dilettantistica Secondigliano. La riqualificazione del campetto di calcio Emilia Laudati può finalmente partire: un progetto per combattere l’abbandono scolastico, allontanare i ragazzi dalla strada e interrompere la spirale della criminalità.

Il presidente Vincenzo Strino: “Siamo felici! Finalmente possiamo tornare a fare attività con i ragazzi in questo luogo simbolo di Secondigliano. Grazie infinite a tutti gli amici del Fatto e alla Fondazione Il Fatto Quotidiano. È solo con il vostro supporto che tutto ciò è potuto avvenire.

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Insieme per l’Emilia: obiettivo raggiunto! Grazie ai donatori

Raccolti in tempi record 30.000 euro per l’ultima iniziativa umanitaria lanciata mercoledì scorso in favore delle comunità dell’Emilia-Romagna colpite dall’alluvione. La campagna, promossa a sostegno delle attività dell’associazione di Ravenna “Cuore e Territorio”, ha così raggiunto l’obiettivo.

Il presidente Giovanni Morgese: “Grazie infinite a tutti gli amici del Fatto. Permetteranno di far arrivare aiuti concreti con cui ricostruiremo le nostre città”.

Non possiamo che unirci anche noi ai ringraziamenti ai nostri donatori.
Grazie dalla Fondazione il Fatto Quotidiano!

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Alluvione in Emilia Romagna: diamo un sostegno concreto a chi ha perso tutto

Volontari al lavoro nel comune di Cesena, 24 maggio 2023 — Foto LaPresse, Sara Sonnessa

Per dare un supporto concreto all’emergenza alluvionale in Romagna, la Fondazione Il Fatto Quotidiano e l’associazione ravennate Cuore e Territorio hanno avviato una raccolta fondi per reperire beni di prima necessità per gli sfollati e sostenere i servizi di assistenza in favore di famiglie e persone fragili, la cui condizione è aggravata dall’inondazione.

Oggi, la maggioranza delle persone è rientrata nelle proprie abitazioni, ma la situazione è ancora drammatica. Servono generi di prima necessità: non solo cibo, ma anche vestiti, soprattutto per i bambini.

Alcuni paesi sono ancora in condizioni fortemente critiche. A Conselice, tuttora allagata, l’acqua è stagnante, con gravi rischi sanitari. Molte strade sono ancora bloccate dai materiali travolti dall’acqua, diventati rifiuti maleodoranti con l’esposizione al sole.

Molte persone hanno perso tutto. Il loro primo pensiero è ricostruire. Aiutiamole con un sostegno economico.

GUERRA A GAZA

Raccolta fondi per sostenere l’assistenza alle comunità emiliane

La Fondazione Il Fatto Quotidiano intende supportare l’associazione ravennate Cuore e Territorio con una raccolta fondi per reperire beni di prima necessità per gli sfollati e sostenere i servizi di assistenza in favore di famiglie fragili, la cui condizione è aggravata dall’emergenza alluvione.

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